Vincenzo Casaluci ed Alessio Arcadi sono entrambi ventitreenni, hanno frequentato la stessa scuola (l’Itc ‘Laporta’) e sono stati compagni di banco per cinque anni poi ognuno di loro ha preso la sua strada. Sono entrambi figli d’arte. Si sono mossi sui percorsi che Antonio e Roberto, i loro padri, hanno tracciato con impegno in trent’anni di lavoro. Si può dire che Vincenzo sia cresciuto in camera oscura. Per Alessio, invece, è stato quasi un fatto genetico diventare parrucchiere (i suoi genitori si sono conosciuti nel salone di bellezza in cui insieme lavoravano).
È impegnativo essere “figli d’arte”? I due ragazzi si scambiano uno sguardo di intesa e rispondono quasi all’unisono.
“È sicuramente molto impegnativo, ma anche molto stimolante –afferma Alessio- ti spinge a voler fare sempre di più e ad impegnarti al massimo perché il confronto con il padre artista c’è sempre. L’importante è però riuscire a essere all’altezza della situazione. Dimostrarlo è indubbiamente motivo d’orgoglio”.
“Se poi si è figlio di un figlio d’arte –sottolinea Vincenzo- la responsabilità è ancora più grande. Ogni giorno cerco di mettere in pratica i preziosi insegnamenti di mio padre, aggiungendo a questi la mia fantasia e la mia inventiva”.
La ‘complicità’ dei due ‘ragionieri’, certamente maturata fra i banchi, è evidente così come lo è la loro amicizia che è rimasta intatta anche quando Vincenzo è andato a Roma per seguire le lezioni dell’Istituto Europeo di Design e Alessio ha cominciato a frequentare i corsi di prestigiose case come L’Oréal e Kerastase, non trascurando Capelli d’autore.
“Ho acquisito tanta padronanza del “mestiere” –confida Alessio- tanta sicurezza, la capacità di relazionarmi con i miei clienti e con i miei colleghi, e l’abilità di riuscire a soddisfare al meglio le esigenze delle persone più diverse. Il vero motore di tutto è però sicuramente la passione”.
“Frequentando l’accademia della fotografia –racconta Vincenzo- mi sono specializzato in settori come il ritratto, la moda e lo still-life. Il mio obiettivo era quello di progredire sempre di più: ho imparato a muovermi, pensare e scattare secondo nuove prospettive, uscendo un po’ fuori dagli schemi tradizionali e utilizzando al meglio tecnica e professionalità”.
Sono entrambi tornati a Galatina ed hanno ricominciato a macinare idee. ‘Style Challenge’, il foto contest che hanno realizzato insieme su galatina.it è nato così.
“È stata una bellissima esperienza –sorridono e quasi la rivivono. Style è lo sfondo multicolore del mondo in cui siamo nati e cresciuti, quello che da sempre sappiamo riconoscere a prima vista. Amiamo creare e ricreare, immaginare, realizzare, perfezionare. Challenge è quella forza che abbiamo sentito esplodere dentro di noi quando a un tratto ci siamo resi conto di poter rendere sempre più potente e visionaria quell’arte che, un po’ per genetica, un po’ per passione, abbiamo orgogliosamente ereditato. Abbiamo avuto voglia di metterci in gioco, di dare nuova linfa a ciò che amiamo fare. La sfida è stata quella di fissare in un click la passione e la forza che ogni giorno mettiamo nel nostro lavoro.
Abbiamo cercato di dare il meglio di ciò che ci è stato insegnato e che la nostra fantasia ci ha suggerito. Ci abbiamo messo, veramente e senza retorica, il cuore”.
Progetti per il futuro?
“Sicuramente continuare sempre a migliorarci facendo nuove esperienze, perché nel nostro campo non ci si può mai fermare! Bisogna sempre riuscire quasi ad anticipare la moda e le tendenze che cambiano e si evolvono continuamente” (Alessio).
“Sono orgoglioso di avere conseguito il titolo di fotografo certificato Google –dice Vincenzo -ed ho anche avuto la soddisfazione di trasmettere le mie conoscenze in un corso di fotografia. Visto il successo del primo continuerò ad organizzarne. La fotografia si evolve, la tecnologia avanza e bisogna tenersi costantemente aggiornati”.